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7 settembre 2017

UN PASSATO CHE NON PASSA MAI

DATATO MAGGIO 2005 (memorie dal passato)

Ancora una giornata da metabolizzare!

Finalmente sono tornata a casa! Una mattina passata a discutere con piccoli (d'età) arroganti, presuntuosi, adolescenti. O spieghi in una classe che con attenzione pensa ai fatti suoi, o in una che, ad ogni parola che dici, si rimpalla la battuta scema.
Poi protestano quando,  nella verifica, in cui sono stati dati gli STESSI esercizi fatti in classe, prendono 2 perchè non hanno azzeccato neppure il nome e cognome!
Ci sono,infatti,  due trasformazioni difficilisssssssssime:  da kilometri all'ora a metri al secondo, e da milligrammi a quintali,... perchè i quintali dove sono? prima o dopo le tonnellate? 
Tra qualche anno saranno ripristinati nelle scuole i banchi a due posti per legge, perche gli allievi dovranno lavorare sempre in coppia,visto che se uno sa leggere l'altro sa scrivere.
Per la matematica si useranno banchi a 5 posti, addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni e un consulente per controllare il numero degli zeri!
Se poi prendete i genitori, si salvi chi può, cioè io che me ne vado in pensione ( per fortuna tutti non sono così)!  I loro pargoli li schiavizzano, pretendono, ordinano, urlano, ed un pezzo d'uomo, alto un metro e ottanta, allarga le braccia dicendo che non sa che fare.
Glielo dico io cosa fare! Guardarsi nelle tasche per vedere se può pagare una dentiera e, poi far saltare tutti i denti in bocca al piccolo impudente!
Chissà perchè con me non ci provano, anzi accennano a provarci e poi si ritirano in buon ordine!

Domani altro round. Domani è un altro giorno, ma sono incazzata già da ora!

4 commenti:

  1. In effetti non passa mai... e, semmai, oggi è anche peggio! Un paio di settimane fa ho toccato con mano il livello di beata ignoranza nella quale vivono i giovani d'oggi, nonostante gli studi fatti e, soprattutto, nonostante siano costantemente collegati ad un terminale, sia esso un telefonino oppure un tablet o computer. Lui, 17 anni, figlio di un amico. Ottimi voti a scuola, una specie di "secchione" dei miei tempi. Si cenava al fresco e si parlava dell'inverno che verrà, di quanti quintali di legna avevamo sistemato nella legnaia e quanti ne avevamo consumata lo scorso inverno.... ad un certo punto, salta fuori che il secchione non sapeva cosa fosse il "quintale" ed a quanti chili corrisponde. Sapeva cosa fosse la "tonnellata" e a quanti chili equivale ma ignorava tutto sul quintale. Alla richiesta del perché non sapesse, replicava che a scuola non lo avevano insegnato. Aggiungeva che non capiva il nostro stupore, affermando che se non lo avevano insegnato significava che non era indispensabile saperlo. Seguiva una vivace discussione della quale ti risparmio i particolari. Dopo un po' il discorso cade su alcuni pensieri di Pasolini riguardo la modernità e la televisione e il "secchione" che sedeva vicino a me farfuglia queste parole "... se va beh, il solito italiano buono solo a protestare e che non ha fatto nulla per cambiare le cose...". Deve aver sentito la scossa di adrenalina che mi ha attraversato nell'istante in cui ha proferito quelle parole perché si è voltato verso di me con timore e proprio mentre io giravo lo sguardo verso di lui... con la seria intenzione di dargli una capocciata in bocca! Anche in questo caso, ne è seguita una vivace discussione nel corso della quale il secchione ha giustificato questa sua opinione sulla base di quanto "studiato" a scuola.

    Alla fine, la mia conclusione è stata... siete destinati ad estinguervi come i dinosauri.

    Ciao Anna

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  2. O Carlo!!! A fine maggio mi è arrivato, tramite una ex collega, un ragazzino di seconda ITIS che doveva sostenere l'ultima interrogazione di chimica. Non ti dico che imbarazzo davanti alla decisa incapacità della docente di spiegare cose basilari come la dissociazione ionica dell'acqua. Poi negli esercizi dati da fare ho trovato anche un errore. Il ragazzo ha poi detto alla mia amica che aveva capito più in un'ora che in un anno di scuola. (tanto per... ti metto il link di uno dei miei scritti, e dimmi se non è vero anche ora http://serenity48.myblog.it/2010/03/27/povera-povera-scuola/).

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  3. Però, se ci pensi bene, la ministra di allora parlò di "rinnovamento culturale" senza specificare quali conseguenze avrebbe comportato lo stesso! Un po' perché sono sempre stati incapaci di immaginare un futuro ed un poco perché il loro obiettivo era tagliare e tagliare... il resto poteva pure fottersi.

    E, in effetti, il "rinnovamento culturale" c'è stato e prosegue alla grande... capre ovunque si guardi, giovani e meno giovani aprono la bocca per affermare scemenze ed occupano perfino posti di comando.

    Ciao Anna

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  4. il taglio è un'ottima scusa per nascondersi dietro ad un dito!
    Ci sono casi in cui i tagli fanno male ma per spiegare un cazzo di congiuntivo, per spiegare che in assenza di parentesi una moltiplicazione si fa prima di una somma o tante altre piccole cose ci vogliono i soldi o la professionalità?
    Ora non c'è più un bimbo normale, tutti autistici, dislessici, iperattivi, ecc.
    Insomma non è colpa delle maestre ma dei bambini che devono seguire percorsi speciali.
    Mi dispiace ma se la scuola va giù non è per mancanza di fondi ma per mancanza di professionalità, è dovuto dal fatto che un pessimo insegnante è intoccabile quanto un ottimo insegnante, al fatto che lo stipendio dipende dall'anzianità(quindi un incapace da tanti anni merita più di un capace neoassunto!)
    I genitori poi sono gli altri colpevoli, anche se da genitore adottivo devo dire che nel mondo attuale non restano tante armi neppure ai genitori, in un attimo hai l'assistente sociale che ti rompe il bip per la tua severità, perchè non comprendi, non apri il cuore, non ti immedesimi e altre giustificazioni assurde simili!

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Sarò felice di ricambiare la visita se me lo concederete.